lunedì 20 dicembre 2010

Lacuna Coil

Buon meriggio a tutti mei cari!:)
Quest'oggi vi vogoio parlare di una band italiana..Lacuna Coil.:)
Buona Lettura a tutti :[

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Gothic-metal metropolitano
di Claudio Fabretti

I milanesi Lacuna Coil, capitanati dall’affascinante Cristina Scabbia, sono gli alfieri del gothic-metal italiano. E i loro dischi hanno ormai raggiunto all'estero una notorietà ancor maggiore che in patria
I Lacuna Coil sono probabilmente la migliore espressione della (ri)nascita di una scena italiana nel campo del metal che si distacchi dai classici canoni del "power", fino a pochi anni fa unico centro di attenzione del 99 per cento dei metallari italiani. Definire la loro musica classificandola in semplici categorie non renderebbe merito alla varietà di emozioni che ogni loro canzone riesce a comunicare all'ascoltatore, così come limitarsi (od ostinarsi) a continui paragoni con "formazioni madri" rischierebbe di portare fuori strada chi si volesse accostare alla band.
Il gruppo milanese nasce con il nome di "Sleep Of Right" nel gennaio del 1994; durante questo periodo si cimenta in alcuni concerti dal vivo e registra un brano per una compilation di una etichetta indipendente nel maggio 1995. Con l'ingresso nella line-up di Claudio Leo, Leonardo Forti e Cristina Scabbia il gruppo cambia nome in "Ethereal", registrando un demo ("Promo-tape '96") recensito a pieni voti su tutte le maggiori testate italiane e che gli varrà un contratto con la casa discografica "Century Media" (primo gruppo italiano a entrare a far parte di questa "grande famiglia").
Fin dall'inizio, la band porta forte il segno dell'avvenente cantante e front-girl Cristina Scabbia. "Ho cominciato a cantare nel 1991, più che altro per divertimento - ha raccontato la vocalist milanese - Interpretavo roba soul, anche dance, e 'prestavo' la mia voce ad alcune case discografiche. Non ho mai preso lezioni, anche perché qui di solito hanno un costo esorbitante e non me lo sono mai potuto permettere. Il mio avvicinamento alla scena metal è avvenuto quando ho incontrato il mio ragazzo, Marco, che poi è il bassista del gruppo, lui è veramente un appassionato, e mi ha praticamente iniziato al genere". Tra le vocalist che più l'hanno influenzata, Cristina cita Tori Amos, ma anche la cantante dei Morcheeba, Skye Edwards. "In generale - spiega - mi piacciono tantissimo le voci nere, e non per un discorso tecnico, ma proprio per quanto riescono a dare in termini di espressività: adoro il canto che viene dal cuore".
Il nuovo cambio di nome in "Lacuna Coil", la "spirale vuota", porta con sé una trasformazione nel suono, che si permea ulteriormente di una componente gotico/ambientale che troverà sbocco nel sorprendente debutto, l'omonimo EP Lacuna Coil, uscito verso la fine del 1997. Il disco rivela i Lacuna Coil nei panni di una sort di "versione femminile" dei Type O Negative. La pomposità gotica si associa ad atmosfere tese e spettrali, oltre che all'energia metal. L'iniziale "No Need To Explain" riesce a combinare in modo perfetto la violenza delle chitarre, la sinuosità delle tastiere e la malinconica voce della cantante. "The Secret... " si regge sul confronto serrato tra voce maschile e femminile. "Soul Into Hades" è un'inesorabile discesa agli inferi. "Falling" è una fredda ed eterea canzone di morte. E la conclusiva "A Ghost Between Us" fonde idealmente Type O Negative e Bauhaus.
Il successo di questo piccolo gioiellino di poco più di 28 minuti è immediato e troverà ampi consensi non solo in Italia, ma anche in Europa e negli States; prima conseguenza del loro debutto, il tour svolto da supporto dei Moonspell (dicembre '97) dove il combo meneghino testerà le proprie capacità dal vivo di fronte a platee di una certa importanza. Durante la primavera dell'anno seguente il gruppo ottiene un buon successo nel tour realizzato assieme ai Gathering, portando all'attenzione di tutte le platee europee questa rivelazione italiana, e creando sin da allora una fervente attesa per il primo full-length.
Attesa che verrà soddisfatta nel febbraio del 1999, con l'uscita di In A Reverie, album destinato a far nascere un vero e proprio seguito del gruppo, a conferma delle premesse del primo Ep. I cambiamenti rispetto al mini sono tuttavia numerosi, a cominciare dalla line-up, che vede sostituiti i due chitarristi dal nuovo arrivato Cristiano Migliore, così come viene cambiato il batterista, sostituito da Cristiano Mozzati. La maturazione del gruppo è percepibile anche nel suono, con un approccio più diretto alle canzoni e un'intesa praticamente perfetta fra le due voci, quella femminile di Cristina Scabbia e quella maschile di Andrea Ferro; ottimo anche il lavoro del bassista Marco Coti Zelati, una delle menti "compositrici" del gruppo.
La tracklist contiene otto pezzi inediti più una nuova versione di "Falling" dal già citato Lacuna Coil e per l'occasione reintitolato "Falling Again". Si comincia con la coinvolgente "Circle", cui fa seguito la più lenta "Statley Lover". "Honeymoon Suite" e "My Wings" sono i pezzi forti del disco, con il cantato alternato maschile/femminile di Andrea e Cristina che rievoca i Theatre Of Tragedy. "To Myself I Turned" è scritto da Waldemar Sorychta (in un certo senso il sesto membro della band) ed è cantato esclusivamente da Cristina Scabbia. La triste "Reverie" e la struggente "Veins of Glass" completano l'opera.
Gli ampi consensi ottenuti dopo la pubblicazione dell'album troveranno conferma nelle esaltanti prestazioni dal vivo realizzate dalla band, sia nei maggiori festival internazionali (Wacken'98, Dynamo'99, Gods Of Metal'99…), sia nel loro tour europeo in compagnia dei "celtici" Skyclad.
Dopo l'uscita dell'Ep Halflife (2000), è la volta dell'album Unleashed Memories (2001). Il disco si avvale di vibranti suoni di chitarra, vividi e trascendenti al contempo, oltre che del solito, raffinato contributo ritmico di Mozzati alle pelli e delle ormai mature voci di Cristina e Andrea ai microfoni. Si respira un'aria piovigginosa, autunnale, ma con improvvisi "strappi". "Heir Of A Dying Day" si erge maestosa e umorale sin dall'inizio, mentre la versione riarrangiata dell'intensa "Senzafine" avvince ancor più dell'originale, forse per via di quella geniale coda d'archi conclusiva che sembra annunciare il temporale prossimo a venire. Ed invece la pioggia continua a scrosciare gentile, come una carezza umida nell'estasi vocale, quasi ultraterrena, della stupenda "When A Dead Man Walks" o al pari della vertiginosa certezza anelata nell'avvincente progressione chitarristica di "Cold Heritage". Il tutto prima che l'atmosfera si surriscaldi nei richiami/rituali orientaleggianti di "To Live Is To Die" e "1:19", memori del sagace percorso di ricerca sonica tracciato dall'EP "Half Life". L'anno 2002 porta con sé Comalies, l'album della consacrazione. Molto curato dal punto di vista degli arrangiamenti e impreziosito da stacchi e interludi studiati a puntino, il disco segna anche un'evoluzione nel suono del gruppo. Più che a puro "gothic metal", infatti, siamo di fronte a una miscela di hard rock, ritmi serrati e melodie sinfoniche difficilmente etichettabile. Il disco propone episodi romantici come la title track uniti a tracce che ricordano la giusta collocazione della musica propostaci dai Lacuna Coil, come "Angel's Punishment", decisamente heavy.
A dare al tutto una marcia in più contribuiscono le melodie vocali di Andrea Ferro e della sempre più brava Cristina Scabbia, che oltre a essersi conquistata paragoni con artiste del calibro di Natalie Merchant e Kate Bush, è molto apprezzata dal pubblico maschile per il sex appeal sfoderato durante le performance dal vivo. I testi sono tutti in inglese, unica eccezione il singolo che dà il titolo all'album. Ma, secondo quanto dichiarato dagli stessi autori, si tratta solo di un esperimento estemporaneo: i Lacuna Coil continueranno infatti a prediligere la lingua straniera.
Comalies conferma le potenzialità della band come leader di una scena, quella del gothic-metal, oramai troppo impregnata di compromessi ed "evoluzioni (in)naturali", e che sentiva il bisogno di una nuova entità, potente e malinconica allo stesso tempo. E il combo milanese si è già guadagnato numerosi apprezzamenti da parte della critica, finendo anche sulle copertine di varie riviste specializzate internazionali, a partire dall'inglese "Terrorizer".



(fonte: Circle of Regrets – contributi di Michele Di Cuonzo)



E a distanza di tempo mi apreva giusto dare una bella aggiornata al topic dato ke i Lacuna tornan a far parlare di se.....
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I Lacuna Coil sono una band italiana di gothic metal.

Il gruppo si forma a Milano nel 1994 col nome di Sleep Of Right; il nome mutò in Lacuna Coil nel 1997, anno dell'uscita del primo omonimo EP, ove il sound gothic si mescolava ad atmosfere tese e spettrali ed era percepibile una grande energia metal. Il disco è prodotto Waldemar Sorychta, e edito da Century Media. Canzoni come No Need To Explain, giocata su chitarre violente, tastiere sinuose e malinconia nella voce della cantante, The Secret, retta dal confronto fra voce femminile e maschile e Falling, eterea canzone di morte, sono gli esempi più eclatanti del sound che verrà sviluppato in futuro dalla band.

Il primo album vero e proprio, In A Reverie, esce nel 1999 ed è con questo disco che il gruppo si crea un seguito. L'album si rivela più maturo, l'intesa tra voce femminile e maschile è praticamente perfetta e, tra i pezzi, va segnalata una nuova versione di Falling, rinominata Falling Again. Il gruppo inizia a raccogliere ampi consensi da parte del pubblico, grazie ad ottime esibizioni dal vivo nei festival internazionali ed europei. Memorabile, in questo senso, l'esibizione del Gods of Metal 1999 ad Assago (Milano).

Nel 2000 esce il secondo EP della band, "Halflife", che contiene anche un brano in italiano chiamato "Senzafine". Il nuovo full length dei Lacuna Coil esce nel 2001 e si chiama "Unleashed Memories"; il disco rappresenta un nuovo corso per i Lacuna Coil, che abbandonano le caratteristiche più proprie del gothic metal per lasciare più spazio alla melodia, aprendosi quindi ad influenze più mainstream ed inglobando anche caratteristiche tipiche della musica italiana.


Cristina Scabbia, cantante dei Lacuna CoilL'anno d'oro per i Lacuna Coil è il 2002; viene infatti pubblicato Comalies, il massimo dell'espressione della band milanese. Il disco è ben fatto, curato negli arrangiamenti e forte di una miscela di hard rock, ritmi serrati e melodie sinfoniche. I cavalli di battaglia di questo nuovo lavoro sono Heaven's A Lie e Swamped. Con questo disco, i Lacuna Coil si confermano leader di una scena, quella del gothic metal, e la loro fama, ormai, è maggiore all'estero che in patria. Lo testimonia l'ingresso di "Comalies", per la prima volta nella loro storia, al 178° posto della prestigiosa classifica "Top 200" della rivista americana Billboard, che certifica gli album più venduti nei negozi americani.

E' il segnale di una decisa affermazione su scala mondiale, confermata dall'uscita, il 31 marzo 2006 di Karmacode: preceduto dal singolo e dal video di Our Truth, l'album viene distribuito in oltre 30 nazioni in tutto mondo e questa volta, nella prima settimana di uscita, il disco raggiunge la posizione n° 28 della "Top 200" di Billboard e addirittura la posizione n°1 della "Top Indipendent Albums", la classifica degli album indipendenti (ovvero non distribuiti da una major americana).



Componenti
Cristina Scabbia - voce femminile
Andrea Ferro - voce maschile
Marco Coti Zelati - basso
Marco Emanuele Biazzi - chitarra
Cristiano Migliore - chitarra
Cristiano Mozzati - batteria

Ex Membri
Raffaele Zagaria - chitarra
Claudio Leo - chitarra
Leonardo Forti - batteria

Discografia
(1999) In A Reverie
(2001) Unleashed Memories
(2002) Comalies
(2006) Karmacode

Demo
(1996) Ethereal demo

EP
(1997) Lacuna Coil
(2000) Halflife

Singoli
(2002) Heaven's a Lie
(2004) Swamped
(2006) Our Truth
(2006) Enjoy The Silence/Closer

Ristampe
(2005) In A Reverie Re-Release
(2005) Unleashed Memories Re-Release
(2005) The EPs

Questa band rispecchia molto l'atomosfera dei vampiri per il loro stile goth. Personalmente, sono convinto del fatto che il gruppo italiano dei Lacuna Coil, faccia canzoni che si adattano perfettamente a quell'atmosfera Gothic che riguarda i vampiri. Io ho giocato alcune sessioni di vampiri con in sottofondo le musiche dei Lacuna e devo dire che l'accoppiata gioco-musica funziona egregiamente. ma la chicca migliore di tutti è che come colonna sonora del videogioco che scommetto tutti voi conoscete Vampire The Masquerade Bloodlines hanno scelto Swamped dei Lacuna (canzone meravigliosa) .Ad ogni modo consiglio, a chi non li ha ancora ascoltati, di provare ad immergersi in queste canzoni genere gothic metal.
Nanà ;)
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