martedì 28 dicembre 2010

Hola cherìs...

Salve Cherìs…come avete passato il Natale??? E i regali??? Non mi dite che nessuno di voi ha pregustato grandi quantità di sangue…?! Comunqueeee visto che sono buona e cara (si col caSSo) vi lascio un capitolo tratto da: “Il diario del vampiro-Il ritorno”…
Buona lettura…

Damon stava guidando senza meta quando vide la ragazza. Era sola, camminava sul lato della strada, i capelli di un rosso tiziano mossi dal vento,le braccia appesantite da alcuni pacchetti. Damon fece immediatamente il gesto cavalleresco. Lasciò che l’auto si fermasse lentamente,aspettò che la ragazza facesse i pochi passi che li separavano-che gambe!-e saltò fuori dall’auto,affrettandosi ad aprirle la portiera dal lato del passeggero. Venne fuori che il suo nome era Damaris. In pochi istanti la Ferrari era di nuovo sulla strada,così veloce che i capelli rossi di Damaris sventolavano dietro di lei come una bandiera. Era una giovane donna che meritava pienamente il genere di complimenti ipnotici che lui aveva elargito per tutto il giorno…ed era un’ottima cosa,pensò laconico,visto che la sua fantasia era ormai quasi a secco. Ma lusingare quella graziosa creatura,con la nuvola di capelli rosso-oro e la pelle lattea,non richiedeva affatto uno sforzo di immaginazione. Non si aspettava problemi da lei,e progettò di tenersela per tutta la notte.
Veni,vidi,vici , pensò Damon,e sorrise malizioso. Ma poi fece ammenda…be’forse non l’ho ancora conquistata,ma scommetto la mia Ferrari che ci riuscirò. Si erano fermati nei pressi di una rotonda panoramica e,quando Damaris aveva fatto cadere la borsa e si era chinata per raccoglierla,lui le aveva visto la nuca,dove i sottili capelli rossi creavano un sorprendente contrasto con il candore della sua pelle. La baciò immediatamente,impulsivamente,trovandola morbida come la pelle di un bambino…e calda contro le sue labbra. Le aveva concesso totale libertà d’azione,interessato a vedere se lo avrebbe schiaffeggiato. Invece lei si era raddrizzata e aveva tratto qualche respiro affannoso prima di farsi prendere tra le braccia e trasformarsi con un bacio in una creatura tremante,eccitata e incerta. I suoi occhi blu imploravano e cercavano di resistere al tempo stesso. “Non…avrei dovuto lasciartelo fare. Non te lo permetterò di nuovo. Voglio andare a casa adesso”.
Damon sorrise. La sua Ferrari era salva. La sua resa definitiva sarebbe stata particolarmente piacevole,pensò mentre continuavano la corsa in macchina. Di questo passo,avrebbe potuto tenersela anche per qualche giorno,avrebbe potuto persino Cambiarla. Ora,però si sentiva turbato da un inesplicabile disagio interiore. Era Elena,ovviamente. Starle così vicino alla pensione e non aver avuto il coraggio di andare da lei,per paura di quello che avrebbe potuto fare. Oh,che diavolo,quello che avrei già dovuto fare ,pensò con improvvisa veemenza. Stefan aveva ragione…oggi aveva proprio qualcosa che non andava. Si sentiva frustrato fino a un punto che non avrebbe creduto possibile. Quello che avrebbe dovuto fare era schiacciare la faccia del suo fratellino nel fango,torcergli il collo come una gallina,salire su per quelle scale strette e malandate e prendersi Elena,che lo volesse o no. Non l’aveva fatto per dar retta ad uno sciocco sentimentalismo:per paura di sentirla gridare o protestare non appena avesse sollevato quel suo bellissimo mento per affondare le zanne gonfie e doloranti nella sua gola,bianca come un giglio. In macchina continuava a sentire un rumore “…non credi?” stava dicendo Damaris. Annoiato e troppo occupato nelle sue fantasie per verificare quello che la sua mente poteva aver sentito delle parole di Damaris, la “spense” e lei si zittì all’istante. Damaris era deliziosa ma una stonata. Ora era seduta con il vento che le faceva svolazzare i capelli,ma i suoi occhi erano spenti,le pupille contratte,assolutamente ferme. E tutto questo per niente. Damon emise un sibilo di disperazione. Non riusciva a riprendere il suo sogno a occhi aperti;l’immaginario suono dei singhiozzi di Elena glielo impediva. Ma non ci sarebbero state più lacrime se lui l’avesse trasformata in un vampiro,gli suggerì una vocina nella mente. Damon drizzò la testa e si appoggiò allo schienale,tenendo il volante solo con tre dita. Una volta aveva cercato di farne la sua principessa delle tenebre…perché non tentare di nuovo? Gli sarebbe appartenuta totalmente,e se questo significava dover rinunciare al sangue mortale di lei…be’,non è che ne stesse avendo in abbondanza,anzi nemmeno una goccia,giusto? Elena,pallida e luminosa per l’aura vampiresca che il Potere le conferiva,i capelli quasi bianchi,un abito nero sulla pelle di seta. Quella si che era un’immagine che avrebbe fatto battere forte il cuore a qualsiasi vampiro. Adesso che era stato uno spirito,la desiderava più che mai. Anche da vampiro avrebbe conservato la sua natura,e Damon riusciva a immaginarsela:una luce avrebbe illuminato le sue tenebre,un morbido candore tra le sue forti braccia ammantate di nero. Avrebbe fermato quelle braccia squisite con i suoi baci,l’avrebbe soffocata di baci… Ma cosa stava pensando? I vampiri non baciavano così,per piacere…e soprattutto non altri vampiri. Il sangue,la caccia erano tutto. Baciare oltre quello che era necessario per conquistare la vittima era inutile,non portava a nulla. Solo gli idioti sentimentali come suo fratello perdevano tempo con simili sciocchezze. Una coppia di vampiri poteva dividersi il sangue di una vittima mortale,colpendo all’unisono,controllando insieme la mente della vittima…unendosi con la telepatia. Era così che provavano piacere. Eppure,Damon si era scoperto eccitato all’idea di baciare Elena,di costringerla a farsi baciare,di sentire la sua disperazione cessare il colpo…quella breve esitazione che viene poco prima di abbandonarsi e di concedersi completamente a lui. Forse sto impazzendo,pensò Damon,stuzzicato. Che ricordasse,non era mai impazzito prima e in quella possibilità c’era un certo fascino. Erano passati secoli da quando aveva provato quel tipo di eccitazione. Tanto meglio per te,Damaris pensò. Aveva raggiunto il punto in cui Sycamore Street tagliava per l’Old Wood,e la strada lì era spazzata dal vento e pericolosa. Noncurante,si volse verso Damaris per svegliarla,notando con piacere che le sue labbra erano di un morbido color ciliegia,anche senza rossetto. La baciò delicatamente,aspettando la sua reazione. Piacere. Poteva vedere la mente di lei diventare morbida e rosea di piacere. Guardò la strada davanti a sé e ci provò di nuovo,stavolta indugiando con il bacio. Fu entusiasta della sua reazione,della reazione di entrambi. Era sorprendente. Doveva avere a che fare con la quantità di sangue che lui aveva,mai così tanta in un solo giorno,o con la combinazione… Dovette improvvisamente distogliere l’attenzione da Damaris per guidare. Come per magia,sulla strada era comparso un animale rossiccio. Damon,normalmente,non deviava per evitare conigli,porcospini e simili,ma questo lo aveva disturbato in un momento cruciale. Afferrò il volante con entrambe le mani,gli occhi neri e freddi come il ghiaccio nel profondo di una caverna,e andò dritto verso la cosa rossastra. Non era così piccola,sembrava una grossa palla. “Reggiti” mormorò a Damaris. All’ultimo momento la cosa rossa si scansò. Damon sterzò violentemente per seguirla e si ritrovò sul ciglio di un fossato. Solo i riflessi sovrumani di un vampiro,e la perfetta tenuta di un’auto costosa,potevano evitare che vi cadessero dentro.  Fortunatamente,Damon li possedeva entrambi e riuscì a frenare lo stridio delle gomme fumanti. Nessun segno della cosa. Con un movimento fluido,Damonsaltò fuori dall’auto e si guardò intorno. Ma,qualunque casa fosse,era svanita del tutto,misteriosamente come era apparsa. Sconosciuto. Strano. Rimpianse di essersi diretto verso il sole;la luce forte pomeridiana costituiva un serio ostacolo per i suoi occhi. Ma era riuscito a intravedere per un attimo la cosa quando si era avvicinato,e gli era sembrata deforme. Appuntita da un lato e larga come un ventaglio dall’altro. Oh,bene. Ritornò alla macchina,dove Damaris era in preda a una crisi isterica. Non era nello stato d’animo adatto per coccolare nessuno,perciò la rimise a dormire. Lei ricadde sul sedile,con le lacrime lasciate ad asciugarsi sulle guance. Damon ritornò in macchina sentendosi frustrato. Ma adesso sapeva quello che voleva fare. Voleva trovare un bar,che fosse squallido e sudicio o immacolato e costoso,e trovare un altro vampiro. Fell’s Church era un punto cruciale sulla mappa delle linee energetiche,non sarebbe stata una casa difficile. Vampiri e altre creature delle tenebre erano attratti da questi punti come i bombi dal caprifoglio. E poi voleva una bella rissa. Sarebbe stata del tutto impari…Damon era il vampiro più forte che fosse rimasto,e in più traboccava di un cocktail a base di sangue delle più belle vergini di Fell’s Church. Non gli interessava. Aveva voglia di sfogare la propria frustrazione su qualcosa,e-lanciò quell’inimitabile,smagliante sorriso verso il nulla-un licantropo,un vampiro o un demone stava per conoscere il suo colpo di grazia. Forse più di uno,se era abbastanza fortunato da trovarne. E dopo…la deliziosa Damaris come dessert. La vita è bella,in fondo. E la non-vita,pensò Damon,con gli occhi accesi da una luce pericolosa,è ancora meglio. non poteva stare lì a deprimersi solo perché non poteva avere subito Elena. Sarebbe uscito,si sarebbe divertito e sarebbe diventato più forte…e poi,entro poco tempo,sarebbe andato da quel rammollito di suo fratello minore e se la sarebbe presa. Gli capitò di guardare per un attimo nello specchietto retrovisore dell’auto. A causa di un gioco di luce o del cambiamento d’aria,gli sembrò di vedere i suoi occhi,nascosti dagli occhiali da sole(i Ray-ban),farsi incandescenti.
Continua….(c’è tutto il libro >.<)                                              



5 commenti:

  1. Ahahaha Brì!..Col CaSSSSSSSSSSSo xD
    comunque bello bello bello, me piace!;)..
    mi sono immaginata tutte le scenette *-*

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  2. uahiuahuahuahuahuah il libro e stupendo *-*

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  3. a che pagina sei arrivata Brì?! :) nella serie :
    uahiuahuahuahuahuah c'è un errore. Individualo!:D
    io l'ho trovato,io l'ho trovatoo!:)

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